Descritto per la prima volta da Lesser nel 1884 (13) il nevo acromico è una malformazione nevica presente dalla nascita o dai primi anni e stabile nel tempo, poco studiata da un punto di vista patogenetico e istologico, ma ben definita da un punto di vista clinico e caratterizzata da una diminuita pigmentazione rispetto alla cute sana circostante; la pigmentazione è ridotta, ma non assente, come dimostra il colorito meno chiaro rispetto alla vitiligine e al piebaldismo, e la possibilità di abbronzarsi, per cui più aderente alla realtà clinica è la dizione di nevo ipocromico.